Quella notte ero rimasta a casa con Owen, avevamo cenato insieme, ci saremmo goduti un paio di telefilm nuovi di quelli che passavano sulla pay per view commentando quanto fossero talvolta noiosi e privi di significato, saremmo stati a lungo stretti stretti sul divano, avremmo fatto sesso e poi saremo filati a dormire insieme nel grande letto matrimoniale. Sarebbe suonata la sveglia, entrambi saremmo andati a turno nella doccia (anche se avrei insistito a farla insieme!), ci saremmo preparati con calma e ben vestiti ci saremmo diretti al matrimonio di Colin e Donna. Beh, entrambi avevamo messo la roba da vestire di entrambi dentro al mio armadio, che avevo lasciato praticamente ancora mezzo vuoto e a detta mia quando Owen mi faceva notare che ben presto nemmeno si sarebbe richiuso, che non avrei avuto intenzione di riempirlo oltre di cose mie. Speravo che prima o poi avrei trovato qualcuno con cui condividere la mia vita, anche se... non mi andava più realmente.
Stavo bene a condividere il mio letto o in questo caso il mio divano con Owen, eravamo stati bene e a me piaceva. Mi ricordavo sempre che Jack mi aveva intimato attenzione.
Stavo facendo attenzione, beh a modo mio, ma meglio di così non sapevo proprio fare.
Peccato che beh, a contrario dei piani che avevamo fatto, li avevamo saltati a piè pari o meglio avevamo aggiustato qualche tappa.
Certo, sul divano c'erano andati, erano rimasi stretti sul divano a coccolarci guardando un telefilm, anche se lo seguivamo poco (preferivamo raccontarci le ultime cose, nel mentre ci coccolavamo un pò e poi avevamo fatto sesso. E la sveglia sarebbe suonata sentita solo dai muri della camera da letto e ciao "facciamo tutto in orario e con calma".
Quel divano era un'attrazione per tutti e due, dovevamo imparare ad evitarlo quando c'era qualcosa di importante il mattino dopo!
Avevo tenuto una piccola coperta di pile candido vicino al divano, così da poterci coprire nel momento in cui avremmo preferito dormire. Certo non faceva freddo, ma dormire praticamente nudi di inverno sul divano senza coperte non era di certo una mia prerogativa.
Ci copriva interamente.
Entrambi ci eravamo accoccolati sul divano Owen teneva la schiena contro lo schienale del divano e mi stringeva con un braccio forte a lui, e con l'altra mi teneva stretta una mano dolcemente. Entrambi avevamo un'aria pacifica e dolce, sicuramente trasportati da bei sogni.
L'altro mio braccio andò lentamente a penzoloni, nonostante tutti i miei buoni propositi. Sentii un rumore, forse era dovuta alla televisione, non l'avevamo spenta, dato che ci eravamo addormentati subito dopo esserci coperti con il pile. Borbottai qualcosa nel sonno, poi rassicurata dalla stretta di mano di Owen mi raddormentai.
Mi sentivo stranamente al sicuro con lui al mio fianco, se lui era ancora al mio fianco potevo riposarmi ancora.
