[Centro Cardiff] Raccontami qualcosa dottore.

Ero stanca, visibilmente per tutto quello che era successo.. era stato un periodo abbastanza duro. Ero stata trasportata chissà dove, corsa alla preistoria e ritorno. Dovevo ammettere che non vedevo l'ora di andare a casa per farmi una lunga dormita, ma avevo chiesto ad Owen di passare da me, magari per vederci ed uscire a bere qualcosa o mangiare un boccone nella serata. Sapevo che se non avessi avuto la scusa di.. svegliarmi di buon'ora mi sarei addormentata e avrei dormito tutta la mattina e una buona parte del pomeriggio, per poi rimanere a ca a mangiare schifezze.
Ero fatta così: quando ero stata sotto parecchio stress, dormivo fin troppo a lungo e così, decisi di andare a prendermi un bel caffè d'asporto in centro città e magari fare un giro per i negozi. Non avevo pensato di.. incontrare qualcuno.

Edited by ;Becky - 5/2/2012, 22:38

Era frustrante essere nel universo dove ero crescuto e avevo viaggiato con il tardis, e non sapere perchè ci fossi, ero preoccupato per molte cose e non sapevo davvero come sarei riuscito a sistemare tutta quella faccenda che si incasinavo ogni secondo di più.
Vagare per una città non era mai stata una mia passione, ma ora che ero umano avevo fatto l'abitudine alla normalità di una vita umana, e tutto grazie a Rose, poi inaspettatamente andai contro ad una ragazza, perdendo gli occhiali da vista.
- Scusa ero distratto.-
Dissi cercando di essere educato, mi dispiaceva averle probabilmente procurato un danno.

Se c'era una cosa che non mi aveva mai disturbato in verità, era che qualcuno mi venisse addosso. In fondo poteva capitare no?
Nessun problema dottore dissi con un sorriso guardandolo, per poi notare che gli erano caduti gli occhiali da vista. Sorrisi, raccogliendoglieli e porgendogli gli occhiali non so se ti ricordi di me, ci siamo incontrati solo una volta alla.. preistoria. ammise con un sorriso. Sono Becky.

Sorrisi, ma quando mi chiamò dottore un pò ci rimasi male, non mi ricordavo molto bene di lei, infondo se dovevo ricordarmi tutti quelli che avevo incontrato potevo tranquillamente essere l'uomo con più conoscenti all' universo no?
Mi raccolse gentilmente gli occhiali, dicendomi se mi ricordavo di lei che ci eravamo conosciuti nella preistoria, gli sorrisi quando mi disse il nome, ok, ora la riconoscevo.
- Oh ciao, come stai? Scusa ma probabilmente non è cosa da tutti i giorni scontrarsi con un distratto e vecchio dottore no?-
Le dissi sorridendole, Becky, l'agente del tempo "amica" di Jack.
- Sei qui per incontrare il tuo vecchio collega, o l'agenzia del tempo ti ha affidato qualche incarico?-
Chiesi in modo curioso, infondo non era una una cosa normale rivederla, io non ero sciettico, ma quella era di certo una coincidenza, lei ed io a Cardiff, e guarda te, proprio contro di lei dovevo andare a sbattare, no non potevo non credere che anche quella mossa fosse stata decisa da Bad Wolf, ok, forse ero diventato un pò troppo paranoico.
Mi grattai la testa e la guardai con aria incuriosita.

Forse ero l'unica persona al mondo ad avere un volto poco comune, infatti avevo notato che il dottore c'era rimasto male quando l'avevo riconosciuto.
Tutto bene, ti ringrazio. Direi proprio di no, che non è molto comune! ammisi con un sorriso guardandolo per poi guardarlo. Mi.. bloccai guardandolo sinceramente incredula quando mi chiese dell'agenzia del tempo. Non sapevo che ne fosse a conoscenza. Poi mi ricordai che era amico di Jack e il mio manipolatore al polso, di certo.. aiutava a riconoscerci a chi conosceva il bracciale di pelle. Abito e lavoro qui a Cardiff al servizio di Jack da.. qualche mese. Ero partita con una missione dal 51°esimo secolo, ma.. non ho motivo di tornare nel futuro. ammisi guardandolo con tranquillità.
Mi grattai il naso guardandolo stranita conosci Jack da molto?

Mi era sempre piacuto divertirmi sulle cose difficili, e devo ammettere che quella era una coincidenza difficile da capire, e mi divertiva davvero.
Mi disse che anche secondo lei non era solo un caso, e le sorrisi, felice di sapere che non ero proprio paranoico come pensavo, poi la vidi incredula, forse pensava che io non ero a conosceva di quel agenzia?
Cambiò espressione probabilmente capendo che conoscevo Jack e lui era un agente del tempo.
Mi disse che viveva e che lavorava a Cardiff, e lavorava al Torchwood, dicendomi che non aveva motivi per tornare nel 51°esimo secolo, poi mi chiese se conoscevo Jack da molto.
Misi una mano tra i miei capelli e inclinai la testa verso destra.
- Beh, si da anni, non molti, ma credo di essere stato anche l'ultimo che l'ha visto. -
Ancora ricordavo la Faccia di Boe, era Jack, lui mi aveva avvisato del Maestro, sorrisi ripensando a quel giorno incredibile.

L'avevo guardato a lungo con aria curiosa, certo mi aveva colto alla sprovvista e un pò spaventato il fatto che mi avesse riconosciuta come agente del tempo. Già non amavo l'agenzia, così era decisamente peggio, ma mi ero tranquillizzata sapendo di Jack.
Davvero? chiesi stupita guardandolo Wow! Posso sapere quando o è uno.. spoiler? sapevo che spesso venivano taciute cose in virtù del fatto che erano nel mio futuro e non era un bene che lo sapessi prima del tempo

Mi guardò con aria quasi preoccupata, ma poi cambiò tornando normale, le sorrisi quando mi chiese quando in poche parole sarebbe morto Jack.
- Oh, non credo che riuscirai a raggiungere quella data.-
Dissi sincero guardandola negli occhi, Jack sarebbe vissuto 5 miliardi di anni, lei non aveva speranza di riuscire anche solo a pensare di arrivare ad un età così avanzata.
- Comunque tu allora lavori qui a Torchwood adesso? Pensa quell agenzia è stata creata per colpa mai, la regina Victoria, prima mi nomina Lord e poi crea una specie di esercito per tenermi lontano, e pensare che le ho salvato la vita pah, assurdo no?-
Ricordavo benissimo quel giorno quando io e Rose eravamo approdati nella tenuta di Torchwood e avevamo salvato la regina Vittoria ma solo per prenderci un titolo e per poi essere banditi dal suo regno, sorrisi calorosamente a quel assurdo ricordo.

Una cosa che avevo capito del dottore era che.. non parlava di certe cose nemmeno sotto tortura. E quando mi aveva detto che "Oh, non credo che riuscirai a raggiungere quella data." immaginavo che non me ne avrebbe parlato volentieri. capisco. dissi con calma, notando che stava cambiando discorso.
Si, lavoro a Torchwood qui a Cardiff. annuii guardandolo per poi guardarlo con gli occhi sgranati davvero?! Praticamente le hai salvato la vita, ti nomina Lord e poi cerca di tenerti lontano? Ma è un controsenso! Se la regina Victoria sapesse che collaboriamo, le verrebbe il volta-stomaco! dissi con un largo sorriso.

Non potevo raccontare la storia di Jack, non potevo proprio, lui doveva vivere la sua vita e non conoscere il suo vero futuro, ovvero che sarebbe morto a 5 miliardi di anni, sarebbe stato un brutto colpo per chiunque scoprire di vivere così tanto.
Probabilmente la ragazza capì, e mi disse che lavorava proprio al Torchwood.
- Non pensi che siete un tanti violenti? Girate sempre armati, insomma non è molto educato non credi?-
Avrei fatto a tutti i collaboratori di Jack una specie di lavaggio del cervello, certo, non avrei impedito loro di difendersi questo non potevo farlo, ma almeno avrei fatto in modo che capissero che la violenza generava solo altra violenza.
Mi disse della regina Vittoria, dicendomi che nominarmi Lord e poi bandirmi dal suo regno era un controsenso, insomma, non aveva tutti i torti, poi mi disse che le sarebbe venuto il volta stomaco se avesse scoperto che collaboravamo, sorrisi.
- Si sarà rivoltata nella tomba, sai non dirlo, ma credo che tutt'ora abbiano un gene di un lupo mannaro, si eravamo alle prese con un lupo mannaro, cioè un' alieno ovviamente, ma era un ragazza che si trasformava da in lupo grazie ai raggi lunari, ovviamente l'abbiamo fermato, e mi sono davvero divertito.-
Dissi sorridendole felice, oh quante avventure che avevo avuto con Rose.

Sorrisi appena guardando quello che era il dottore umano ascoltando le sue parole. Annuii. Diciamo che talvolta non approvo nemmeno io alcuni metodi, infatto sono l'unica che non ha un'arma da fuoco con sè. dissi con aria tranquilla mostrandogli che non avevo armi con me.
Sono un medico e non ho mai creduto che portare con me delle armi fosse saggio, anche se mi sono fatta quasi ammazzare. ammisi alzando le spalle. Ero troppo fiduciosa nelle persone, in fondo nel 51°esimo secolo, certe cose erano molto diverse. Dovevo imparare a tenere gli occhi aperti.
Lo guardai con un sorriso quando mi parlava della regina Vittoria. un gene di un lupo mannaro? Pensavo fossero solo una leggenda! ammisi stupita. In effetti anche nella penisola se ne parlava, ma.. ora sapere che c'era una possibilità che fossero esististiti davvero, anche se erano alieni.. beh era una novità beh non male come avventura, peccato che all'epoca non ti conoscevo ancora se no.. sarebbe stato molto divertente. sorrisi per poi fare una faccia pensosa.
Io stavo andando a prendermi un caffè da asporto e poi mi farei fatta due passi per il Centro. Vieni con me? Stare ferma qui mi.. fa congelare ammisi con un risolino

Mi disse che anche a lei non piacevano certi modi di fare, dicendomi che era un medico e che non le piaceva portare armi da fuoco con lei, anche se mi disse che aveva rischiato di farsi ammazzare, le sorrisi.
- Bhe, io sono un Dottore, quindi anche io ho rischiato di farmi ammazare diverse volte, ma sono dell' opinione che bisogna sempre dare una scelta o un opportunità a tutti.-
Le dissi in modo sincero, avrei sempre cercato di aiutare tutti, anche se erano invasori, non si poteva togliere la vita agli esseri viventi così perchè si aveva paura.
Mi disse che pensava che i lupi mannari fossero una leggenda, le sorrisi bè lo erano, quelli erano alieni niente di più, poi mi chiese se volevo andare con lei a bere un caffè perchè stava congelando.
- Volentieri, fai strada tu allora.-
Le dissi sorridente.

Per me era sempre stata una cosa importante.
Vale anche per me. sorrisi guardandolo annuendo nella sua direzione. Una seconda opportunità va data a tutti, anche se gli alieni pericolosi è meglio tenerli sotto osservazione, non vorrei che.. facciano male agli uomini. Tipo i weevil. Mi fanno paura! Tu hai qualche.. alieno che ti spaventa? chiesi timidamente, sorridendo appena, sfregando appena le mani tra di loro. Ero sincera fino all'osso, mi spaventavano, in fondo.. uccidevano, squartavano le persone, tutto quel sangue.. Volevo solo che tornassero da dov'erano venuti.
Preferisci un bar o caffè d'asporto? chiesi gentilmente

Sorrisi, quando mi disse che anche secondo lei andava sempre data una seconda opportunita annuii e le sorrisi.
- Tu mi piaci sai, sei in gamba. -
Le dissi sincero, mi piacevano le persone così, poi mi disse che aveva paura dei weevil e poi mi chiese se c'era qualche forma di vita aliena che mi spaventava, annuii.
- Si, certo che c'è. I signori del tempo. -
Dissi sincero, avevo visto come Rassilon aveva reso il mio popolo, una volta noi eravamo un popolo pacifico, una razza che guardava gli eventi dal vortice del tempo, e che non interferiva quasi mai, invece ora era la forma di vita che voleva distruggere l'universo, erano diventati peggio dei dalek.
Mi chiese se preferivo un caffè ad asporto o un bar.
- Facciamo un bar, stai congelando, e devo dire che anche io ho freddo e poi berrò un te con il latte. -
Le dissi facendole l' occhiolino.

Ero sempre stata quella più.. neutro della squadra, anche se Ianto a quanto mi aveva detto che anche lui era stato come me all'inizio. Forse, però, vedendo le persone su un tavolo dell'autopsia, non riuscivo bene a concepire il fatto di sparare a qualcuno. Persino Owen mi aveva detto che non era un bene che io non fossi armata. Sospirai.
Grazie mille. dissi sincera con un sorriso. Pensai ad Owen, ero sinceramente innamorata di lui, ma una parte di me, seppur sperassi fortemente che ricambiasse sarebbe stato quasi impossibile.
Ottimo, grazie mille dottore. Conosco allora un bel bar dove fanno anche un ottimo thè con il latte. sorrisi guardandolo facendogli un cenno di seguirmi allora vorrò sapere che ne pensi.